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Biografia di Albino Galvano
Il pittore, storico dell'arte e filosofo italiano Albino Galvano è nato a Torino nel 1907. Dal 1927 al 1930, seguirà gli insegnamenti della « Scuola di via Galliari » animata dal pittore Felice Casorati, ciò che gli consentirà di partecipare alle esposizioni del gruppo a Genova (1930), poi a Milano (1931). Albino Galvano si distacca da Casorati, affascinato dal colore delle opere più espressioniste del « Gruppo dei Sei » di Torino (Carlo Levi, Henry Paolucci, Gigi Chessa, Francis Menzio, Nicola Galante e Jessie Boswell). Molto presto il giovane artista partecipa alle Biennali di Venezia del 1930 e del 1936 - poi ad ogni Biennale, fra il 1948 e il 1956 - e alle Quadriennali di Roma del 1931 e del 1935 (in seguito anche nel 1948 e nel 1965). Nel 1938 conclude i suoi studi classici ed umanistici con una laurea in filosofia. Alla fine degli anni 30 e agli inizi degli anni 40, le sue numerose pubblicazioni sull'arte antica, orientale o contemporanea costituiscono la sua principale attività. Nel 1941, Albino Galvano diventa professore-associato di pittura all'Accademia Albertina e parallelamente sarà anche professore di filosofia in diversi licei. Nel 1945 fonda l'Unione culturale di Torino con Franco Antonicelli, che favorirà nel 1948 la creazione del (MAC) Movimento Arte Concreta (Gillo Dorfles, Nino Di Salvatore, Gianni Monnet, Bruno Munari, Filippo Scroppo, Atanasio Soldati). L'esperienza MAC termina nel 1953 e per un certo periodo la pittura di Galvano si orienta verso lo spazialismo.
Critico d'arte riconosciuto, è uno dei fondatori della rivista « Tendenze » nel 1946. Nella metà degli anni 50, l'artista si caratterizza per un approccio informale venato di allusioni simboliste. In questo periodo certi critici d'arte sottolineano nelle sue opere aspetti di « surrealismo astratto ».
Nel corso della sua lunga carriera nel mondo dell'arte, Albino Galvano sarà incaricato di organizzare numerose esposizioni. Negli anni 60, la pittura di Albino Galvano acquisisce in cicli successivi degli elementi emblematici come strisce, bandiere, tende e anelli e, in seguito, grazie all'utilizzo di una scrittura-segno, la sua opera assume una forte connotazione mentale e culturale. Nelle sue ultime opere si noterà la ripresa di elementi figurativi (per esempio le pietre) che vanno interpretati come dei frammenti di memoria della pittura. Albino Galvano si è spento a Torino nel 1990.
Cataloghi ragionati
Cataloghi ragionati
Nessuno catalogo referenziato. Tutti i cataloghi ragionatiTracce bibliografiche
Da leggere sull'artista o dell'artista :
* « Arte astratta e concreta in Italia », catalogue d'exposition collective, J. Jarema, Galleria d'Arte Moderna a Valle Giulia, Rome, Ed. Age d'Or, 1951.* « Documenti d'arte d'oggi 1956-1957 - MAC (Movimento Arte Concreta) », Ed. George Wittenborn Inc., New York, 1957.
* « Albino Galvano », catalogue d'exposition, Giulio Carlo Argan, Galleria Martano/Due, Turin, 1974.
* « La pittura, lo spirito e il sangue », Albino Galvano, Il Quadrante Ed., Turin, 1988.
* « Ommagio a Albino Galvano », catalogue d'exposition, Paolo Fossati et autres, Ed. Electa Piemonte, 1992.
* « Movimento Arte Concreta - Torino 1948-1957 », catalogue d'exposition, Galleria d'Arte Carlina, Turin, 1996.
* « Il lingguaggio della pittura », catalogue d'exposition de l'artiste, Galleria Arteregina, Turin, 2002.
* « Albino Galvano pittore », catalogue d'exposition, Galleria del Ponte, Turin, 2010.
* « Un torinese aperto al mondo e alle culture », catalogue d'exposition de l'artiste, Casino di San Remo, 2017.
Sito web :
Nessuno sito internet per l'artista.Francobollo :
Nessuno bollo realizzato a questo giorno.Movimenti dell'arte
- + ARTE LIRICA, INFORMALE, TACHISMO / 1950-1960 / Jackson Pollock, Emil Schumacher, ecc.
- + GRUPPO SPAZIO / 1951 / Felix Del Marle, Etienne Béothy, ecc.
Manifestamente artisti
L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.
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