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Il pittore greco Spyros Kritikos, nato nel 1960, vive e lavora ad Atene. Ha seguito gli studi d'arte alla Scuola Superiore di Belle Arti di Atene dal 1981 al 1986. Nel 1987 vince la borsa di studio della Scuola e prosegue i suoi studi a Parigi. Fin dall'arrivo in Francia si iscrive alla Scuola di Belle Arti e lavora negli ateliers diretti da Vladimir Velickovic e Il pittore greco Spyros Kritikos, nato nel 1960, vive e lavora ad Atene. Ha seguito gli studi d'arte alla Scuola Superiore di Belle Arti di Atene dal 1981 al 1986. Nel 1987 vince la borsa di studio della Scuola e prosegue i suoi studi a Parigi. Fin dall'arrivo in Francia si iscrive alla Scuola di Belle Arti e lavora negli ateliers diretti da Vladimir Velickovic e Henri Cueco ; frequenta anche la Scuola Nazionale delle Arti Decorative e partecipa all'atelier "Peinture-Espace" sotto la direzione di
Biographie de Kritikos Spyros
Denis Rival. Spyros Kritikos dipinge la Natura. La sua familiarità con i diversi materiali dell'arte si è sviluppata nel suo lavoro di restauro delle icone bizantine ortodosse di cui l'artista si occupa contemporaneamente alla sua creazione personale; sarà questa un'occasione per la ricerca, la sperimentazione e l'invenzione di svariati mezzi d'espressione con l'obbiettivo di rinnovare costantemente la sua pittura, una molla che è sempre al centro dei suoi interessi artistici. Nel 2000, Spyros Kritikos si sposta dal centro di Atene verso una periferia più tranquilla e prossima al mare, sono nuovi stimoli che gli si offrono grazie al contatto diretto con la natura! L'inizio del millennio significa per l'artista l'abbandono del Trompe l’œil, della Natura morta, di una rappresentazione del mondo della musica, soggetti questi che avevano fino ad allora caratterizzato il suo lavoro. L'osservazione costante del Sole e del Mare, del Cielo e dell'Orizzonte nell'alternarsi delle stagioni, l'osservazione dei fenomeni delle variazioni temporali con le nuvole, la pioggia, il vento, la quiete degli elementi, è ormai tutto ciò che arricchisce la sua opera. Con questi nuovi soggetti l'artista si concentra principalmente sulle varie rappresentazioni del cielo grigio nuvoloso o del cielo blu e il mare è sovente una presenza discreta. Attento a non caricare troppo le sue opere, Spyros Kritikos sviluppa gradatamente le sue tecniche espressive. Oggi l'artista mescola della terra nella preparazione della sua tela, ottenendo così un rilievo poco profondo della superficie su cui dipinge. Durante la preparazione della tela, il rilievo finisce per cooperare con il colore dell'opera conferendole varietà di materia e una personalissima qualità artistica. La pittura di Spyros Kritikos degli ultimi quindici anni potrebbe essere divisa in due periodi: il più antico si distingue per il suo Realismo e l'ossessione per la rappresentazione del soggetto nella sua realtà fisica; nel corso di questo periodo, le nuvole occupano la più grande estensione del quadro e costituiscono il tema principale di ogni opera. Il periodo più recente è caratterizzato da una rappresentazione più astratta.Spyros Kritikos ha visto esposto il suo lavoro in molteplici mostre personali soprattutto ad Atene e Parigi ; ha anche partecipato a numerose mostre collettive.Il pittore è stato uno dei nostri artisti evidenziati nella nostra sezione « Un' occhiatina . . . » nel 2020 (« Nuvole e mare »).
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Manifestamente artisti
L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.
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