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Alain Clément

"Mi avvicino a ciascuno dei miei quadri con la speranza di un colore."

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Note di biografia

Alain Clément nasce a Neuilly-sur-Seine nel 1941. La sua giovinezza si nutre naturalmente di letteratura e di poesia; molto presto inizia a cimentarsi con l'incisione che rimane ancora oggi il crocevia fra la sua pittura e la sua scultura. Ha 20 anni quando comincia a dipingere. I suoi molteplici interessi per l'opera stampata lo orientano naturalmente verso l'edizione (Rivista « L'Arbre » nel 1962, rivista « Dire » nel 1963, « Fata Morgana » fra il 1966 e il 1969).
Alain Clément è innanzi tutto un artista autodidatta. La fine degli anni 60 è segnata da una volontà di impegno artistico che si risolverà in azioni pubbliche ai margini delle istituzioni e si concretizzerà in una pratica molto formalista, che risponde a definizioni precise nei suoi campi d'azione (pittura, disegno, fotografia, etc.). A torto si accomuna abusivamente Alain Clément al gruppo « Supports/Surfaces » (1969), rappresentato da artisti amici (Bioulès, Dezeuze, Viallat, Pincemin, Louis Cane e altri) di cui l'artista è geograficamente vicino.
La pittura di Alain Clément, che ha avuto in un primo tempo degli intenti politici, diviene concettuale. L'artista, che visiterà i principali musei europei, « riscopre » la pittura antica, il barocco italiano in particolare; questo nuovo sguardo, attraverso la problematica del gesto, dà nuova linfa all'amore dell'artista per la pittura. Clément partecipa a numerose esposizioni collettive ( fra cui la biennale de l'Estampe nel 1970). Sarà professore alla Scuola di Belle Arti di Montpellier dal 1973 al 1978, creando un'intensa animazione culturale nella città (co-organizzatore della mostra « 100 Artisti in Città »). Diventerà professore (1979-1985), poi direttore (1985-1990) della Scuola di Belle Arti di Nîmes.
Negli anni 80, Alain Clément si fa conoscere come pittore astratto; il suo gesto si ancora in una pittura debordante, molto fisica, è il suo corpo al centro dell'atto pittorico. « Viaggio nello spazio della mia tela, è un pò ballato, » dice l'artista. Lo spazio ed il colore sono i due poli che costituiscono le opere di Clément.
Gli inizi degli anni 90 rappresentano un cambiamento radicale nell'opera dell'artista. Il grande lirismo colorato lascia il posto ad uno spazio architetturale, strutturato dal colore. Il colore ora si distende in fasce uniformi, crea dei piani, li materializza, li delimita, li « scolpisce ». Dopo un primo tentativo di scultura in doghe di quercia, l'artista sceglie il medium, poi va verso l'acciaio.
Nel corso degli anni Alain Clément lavora per commesse pubbliche; la sua pittura come la sua scultura è presente in importanti collezioni pubbliche in Francia come all'estero (MNAM Centro Pompidou, MAN della Città di Parigi, Kunsthalle di Amburgo, Kunsthalle di Brema, etc). Dagli inizi degli anni 80 il lavoro di Alain Clément è costantemente mostrato da gallerie di fama che lo presentano nelle fiere d'arte più prestigiose (Basilea, Cologna, Madrid, Parigi, Dubaï, Séoul). Con gran regolarità gli vengono anche dedicate esposizioni personali (Museo Fabre di Montpellier, Galleria Jean Fournier a Parigi, Cologna, Hannover, Céret, Morlaix, etc.).

Manifestamente artisti

L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.

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Cataloghi ragionati

Cataloghi ragionati
Non réalisé à ce jour. Tutti cataloghi ragionati

Tracce bibliografiche

Da leggere sull'artista :
  • « Les entrelacs d’Alain Clément », M. Faucher, in Cimaises, Paris, été 1990
  •  C, Alain Clément », Yves Michaud, Ed. De l'artiste – Pernod S.A Mécénat, 1991
  • « A. Clément », Cat. Galerie Orangerie-Reinz, Cologne 1993
  • « A. Clément. Peintures 1980-1995 », Ed. Ensb-a, Paris, 1995
  • « A. Clément. Neue Arbeiten », Cat. Galerie Orangerie-Reinz, Cologne 1997
  • « Alain Clément, 1996-2001 », Yves Michaud, Ed. Actes Sud, 2001
  • « Alain Clément, Toscane », Yves Michaud et autres, Ed. Etudes & Communication, 2003
  • « Alain Clément, 2005-2007 », M. Barascud, cat. d'expo., Gal. Baudoin Lebon, 2007/08
  • « A. Clément », Ed. Die Galerie en collab. avec Baudoin Lebon, Frankfort, 2015
  • « Alain Clément, 1996-2001 », M. Barascud, cat. d'expo., M.A.M de Céret, 2017
Da leggere dell'artista :
  • « Entre peinture et gravures », in Nouvelles de l’Estampe, n° 151, mars 1997
  • « Les formes de la couleur », Collectif, Ed. Actes Sud, 1997
Sito web :
Aucun site internet dédié à cet artiste.

Saperne un po' di più :


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Vedere e scoprire

Oltre alle opere attualmente in stock, mi è sembrato utile di darli a vedere o conoscere altre opere degli artisti rappresentati nella galleria. Queste parti, oggi vendute o ritirata della vendita, sono state nello stock della galleria in un passato recente.

Questa pagina permetterà certamente ad alcuni uni fra voi di mettere un'immagine su un titolo o l'inverso, ad altri semplicemente di scoprire un po'più sull'opera di tale o tale artista, o semplicemente per il piacere degli occhi !

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