2. Artisti e stock
3. André Jaoul
4. Biografia

Note di biografia

Era innanzi tutto un amante della pietra da cui sorge, grazie all'azione vigilante dei gesti e del cuore, la forma del pensiero. Lo scultore André Jaoul è nato a Nîmes nel 1928. Viene subito attirato dall'arte delle civiltà antiche; gli edifici e le vestigia gallo-romane che scopre nella sua città natale, lo stupiscono. Lo affascina la padronanza dell'uomo sulla pietra e questo aspetto della creazione diventa rapidamente il fulcro del suo interesse.
Ha solo 11 anni quando inizia a seguire i corsi serali delle Belle Arti di Nîmes e completerà poi la sua formazione alle Belle Arti di Parigi negli atelier di Niclausse (modello vivo), Saupique (pratica della pietra), e Janniot (arte monumentale); qui apprende il rigore, l'equilibrio e il senso della composizione. Durante gli studi, incrocia Cardot, César, Hiquily e molti altri artisti.
Nel corso degli anni, a Parigi eserciterà numerosi mestieri (vetrinista, montatore di scenografie teatrali, costruttore di maquette d'architettura). Ritorna definitivamente a Nîmes nel 1952. Non riuscendo a vivere della sua scultura, continua il suo mestiere di fabbricante di maquette e diviene restauratore di monumenti storici. All'inizio degli anni '60, sarà professore di disegno alla Scuola di Belle Arti di Nîmes. André Jaoul ottiene un posto come professore di scultura alle Belle Arti di Lione nel 1967 e qui insegnerà per trent'anni fino al 1996. L'artista si stabilisce a Lirac nel 1978. La sua carriera artistica lo vedrà presente in molte esposizioni collettive e in qualche Personale. Riceverà pure diverse commesse pubbliche, in particolare per la città di Nîmes.
Fra gli artisti preferiti, André Jaoul amava citare gli scultori Cellini, Pradier, Bourdelle, Despiau, Gimond, Zadkine, Letourneur, La Chaise o ancora Germaine Richier, e i pittori Rembrant, Poussin, Delacroix, Toulouse-Lautrec, Gauguin, Marquet, Modigliani, Bonnard, Rouault, Soutine, Fernand Léger, Balthus oppure Freud.
La sua fonte di ispirazione costante e inesauribile è il Nudo femminile: sovrana, la Donna nel suo mistero, non cessa di interpellarlo. Le sue ricerche nascono da un'emozione che l'artista trasferisce nel tratto, nel volume modellato o intagliato. Il disegno, regolarmente praticato, rappresenta un esercizio fondamentale che nutre la sua conoscenza del corpo umano e feconda la sua energia creatrice. Complementare, ma non preponderante, il modellare era per l'artista una tappa indispensabile per l'esito finale del suo lavoro. « Non ha la forza naturale della materia scolpita », usava dire. « Al riparo dell'atelier, preferisco la luce del sole ».
« Viva l'Arte, l'Amore . . . e le Stelle! » scriveva nel 1996 sulle sue cartoline d'auguri.
André Jaoul ci ha lasciati a Nîmes, nel 2000.

André Jaoul a l'ampleur qui tient moins aux dimensions de ses oeuvres, encore qu'il ait d'instinct le sens du monumental, qu'à leur intensité et leur rayonnement. Marc Bernard

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