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Francobollo di Jacques Villeglé
francobollo fittizio
La creazione di un francobollo postale é spesso un omaggio reso da una nazione a un luogo, ad un avvenimento, a un momento storico, a un personaggio che conta. I pittori e gli altri artisti non vengono meno a questa regola. Alcuni nonostante cio' rimangono « dimenticati » dall'arte postale. Vi presentiamo, riuniti (francesi o stranieri), i francobolli emessi (206) e i semplici studi di francobolli (224 ) in omaggio agli artisti presentati nel nostro sito. Il primo francobollo francese fu creato nel 1849, l'Inghilterra ci precedette di una decina d'anni. Questa piccola forma di carta dentellata viaggia ; il francobollo naviga, vola, fa sognare, allora sogniamo un poco. M.C.
Sicuramente non conosciamo tutti i francobolli creati dai diversi artisti ; non esitate a farceli conoscere !
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In omaggio a Jacques Villeglé
Jacques Villeglé, l’une des grandes figures de l’art contemporain, s’est éteint le 6 juin 2022 à Paris ; il avait 96 ans. Après des funérailles dans la capitale, une messe se tint en l’église Sainte-Croix de Saint-Servan (Saint-Malo), « sa » commune où il repose désormais. De tous les cimetières de Saint-Malo, le vieux cimetière de Saint-Servan (dit aussi Jeanne Jugan, du nom de la rue dans lequel il se trouve), est à l’évidence le plus romantique avec sa surabondance de végétation, ses tombes anciennes moussues ; on l'appelle aussi le « cimetière de la vigne au chat ». Avec respect, ces fleurs du lierre.
"L'art serait aussi, ou d'abord, ce qui nous fait voir la réalité que nous avons sous les yeux." - Jacques Villeglé
"Les affiches m’ont tout de suite intéressé. J’ai compris qu’avec elles, on verrait l’évolution du monde, les mots changer, de nouvelles couleurs. " - Jacques Villeglé
"La fin des années 1980 a été un âge d’or car il y avait beaucoup d’affichage sauvage. Le soir de l’élection présidentielle en avril 1988, j’ai pris un camion, cinq types et nous sommes allés faire un tour. En une heure, j’ai fait toute une exposition." - Jacques Villeglé
"Le tout c’est d’avoir du génie à 20 ans et du talent à 80." - Jacques Villeglé
"Le ravir plutôt que le faire." - Jacques Villeglé
"Un artiste se doit d'apporter une nouvelle beauté /.../ L'affiche, émanation de la propagande des pouvoirs politiques et financiers, c'est par les couleurs qui débordent des déchirures qu'elle devient fleur de la vie contemporaine, affirmation d'optimisme et de gaieté." - Jacques Villeglé
Note di biografia
Jacques Mahé de La Villeglé, Jacques Villeglé, nasce a Quimper nel 1926. Nella sezione scultura sarà allievo della Scuola di Belle Arti di Rennes dove conosce Raymond Hains che lo seguirà nel suo percorso. Dal 1947 al 1949, studierà architettura a Nantes, poi va a vivere a Parigi. Grande raccoglitore di oggetti sulle spiagge, quella di Saint Malo in particolare ( fili d'acciaio, scarti e resti del muro difensivo sull'Atlantico, …), oggetti con i quali concepisce delle sculture, l'artista dal 1949 accumula manifesti lacerati; si definisce « affichiste » e proclama la « guerriglia dei segni ».
Agli inizi degli anni 50, il giovane frequenta dei letterati dissidenti (Bull Dog Brau, Guy Debord et Gil Wolman). Villeglé incontra il poeta dissidente François Dufrêne nel 1954. Nel 1958, redige una messa a punto sui manifesti lacerati intitolata "des Réalités collectives ", prefigurazione del manifesto del Nuovo Realismo. Nel 1960, dopo la prima partecipazione collettiva alla prima Biennale di Parigi, Jacques Villeglé aderisce al gruppo dei Nuovi Realisti di cui é uno dei membri fondatori (Martial Raysse, Yves Klein, Arman, Tinguely, Hains, Dufrêne, Spoerri) ; questo movimento decreta dei « nuovi approcci percettivi del reale » e si ancora per quanto concerner Villeglé, in un'arte che si vuole non tecnica e vicina a cio' che si trova per strada. Strappa i manifesti lacerati dal tempo e da mani anonime, scorgendo in essi cio' che di per sé costituisce un'opera d'arte naturale. In questo modo l'artista cambia lo statuto di questi fogli. Continuerà in questo percorso ed a partire dal 1969, con dei criptogrammi socio-politici, graffiti dei muri di cui Villeglé fa un alfabeto e dei testi.
A fianco dell'amico Raymond Hains, con il quale realizzerà il film « Pénélope », Villeglé si appropria di strappi astratti e lirici della città, instilla nelle sue opere una dose di contestazione politica, devia il senso di pubblicità e stampa.
Nel 1959 ha luogo la sua prima mostra personale. A partire da questa data, l'opera di Jacques Villeglé é stata presentata in più di cento Personali sia in Europa che in America ed in innumerevoli mostre collettive (Salon des Jeunes a Parigi, Salon comparaison, Salon Nika, etc.). Le sue opere verranno acquisite da importanti musei internazionali. Malgrado il carattere innovatore del suo percorso, Jacques Villeglé dovrà aspettare fino al 1970 per poter vivere della propria arte, avrà finalmente un riconoscimento pubblico alla fine degli anni 70 ; solo nel 1998, il Museo Nazionale d'Arte Moderna acquisterà uno dei suoi manifesti lacerati.
L’artista vive e lavora a Parigi ed a Saint-Malo.
Manifestamente artisti
L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.
Tutti i manifestiCataloghi ragionati
Cataloghi ragionati
Tracce bibliografiche
Da leggere sull'artista :
- « Cheminements 1943-1959 », J. Villeglé, Ed. Jean-Pierre Huguet, Paris, 2002
- « J. Villeglé, monographie », Odile Felgine, Ed. Art Inprogress, 2007
- « Villeglé », J. Villeglé, Ed. Flammarion, 2007
- « J. Villeglé, oeuvres, écrits, entretiens », Gérard Durozoi, Ed. Hazan, 2008
- « J. Villeglé, le lacéré anonyme », Ed. Les Presses du Réel, Dijon, 2008
- « l'Atelier de J. Villeglé », Ed. Thalia, 2008
- « J. Villeglé : l'Art urbain s'affiche », P. Le Fur, Critères Editions, 2011
- « Fusées 19 », collectif, Ed. Carte Blanche, 2011
- « J. Villeglé, sculptures », C. Roma-Clément, cat. d'expo., Ed. J-P. Huguet, 2012
- « J. Villeglé, : Mémoires », M. Dancer-Mourès & autres, Fage Editions, 2016
Da leggere dell'artista :
- « Jacques Villeglé », interview, Marion Chanson, Ed. Thalia, Paris 2008
- « La rue a toujours été mon atelier », in Europe1 (journal en ligne) n°2016896
Sito web :
villegle.free.fr/Saperne un po' di più :
Francobollo di Jacques Villeglé
La creazione di un francobollo postale é spesso un omaggio reso da una nazione a un luogo, ad un avvenimento, a un momento storico, a un personaggio che conta. I pittori e gli altri artisti non vengono meno a questa regola. Alcuni nonostante cio' rimangono « dimenticati » dall'arte postale. Vi presentiamo, riuniti (francesi o stranieri), i francobolli emessi (206) e i semplici studi di francobolli (224 ) in omaggio agli artisti presentati nel nostro sito. Il primo francobollo francese fu creato nel 1849, l'Inghilterra ci precedette di una decina d'anni. Questa piccola forma di carta dentellata viaggia ; il francobollo naviga, vola, fa sognare, allora sogniamo un poco. M.C.
Sicuramente non conosciamo tutti i francobolli creati dai diversi artisti ; non esitate a farceli conoscere !
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In omaggio a Jacques Villeglé
Jacques Villeglé, l’une des grandes figures de l’art contemporain, s’est éteint le 6 juin 2022 à Paris ; il avait 96 ans. Après des funérailles dans la capitale, une messe se tint en l’église Sainte-Croix de Saint-Servan (Saint-Malo), « sa » commune où il repose désormais. De tous les cimetières de Saint-Malo, le vieux cimetière de Saint-Servan (dit aussi Jeanne Jugan, du nom de la rue dans lequel il se trouve), est à l’évidence le plus romantique avec sa surabondance de végétation, ses tombes anciennes moussues ; on l'appelle aussi le « cimetière de la vigne au chat ». Avec respect, ces fleurs du lierre.
"L'art serait aussi, ou d'abord, ce qui nous fait voir la réalité que nous avons sous les yeux." - Jacques Villeglé
"Les affiches m’ont tout de suite intéressé. J’ai compris qu’avec elles, on verrait l’évolution du monde, les mots changer, de nouvelles couleurs. " - Jacques Villeglé
"La fin des années 1980 a été un âge d’or car il y avait beaucoup d’affichage sauvage. Le soir de l’élection présidentielle en avril 1988, j’ai pris un camion, cinq types et nous sommes allés faire un tour. En une heure, j’ai fait toute une exposition." - Jacques Villeglé
"Le tout c’est d’avoir du génie à 20 ans et du talent à 80." - Jacques Villeglé
"Le ravir plutôt que le faire." - Jacques Villeglé
"Un artiste se doit d'apporter une nouvelle beauté /.../ L'affiche, émanation de la propagande des pouvoirs politiques et financiers, c'est par les couleurs qui débordent des déchirures qu'elle devient fleur de la vie contemporaine, affirmation d'optimisme et de gaieté." - Jacques Villeglé
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Vedere e scoprire
Oltre alle opere attualmente in stock, mi è sembrato utile di darli a vedere o conoscere altre opere degli artisti rappresentati nella galleria. Queste parti, oggi vendute o ritirata della vendita, sono state nello stock della galleria in un passato recente.
Questa pagina permetterà certamente ad alcuni uni fra voi di mettere un'immagine su un titolo o l'inverso, ad altri semplicemente di scoprire un po'più sull'opera di tale o tale artista, o semplicemente per il piacere degli occhi !