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Jean-Charles Blais
"Dipingo delle figure che non sono più dei personaggi…il corpo è diventato un pezzo di pittura."
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Francobollo di Jean-Charles Blais
La creazione di un francobollo postale é spesso un omaggio reso da una nazione a un luogo, ad un avvenimento, a un momento storico, a un personaggio che conta. I pittori e gli altri artisti non vengono meno a questa regola. Alcuni nonostante cio' rimangono « dimenticati » dall'arte postale. Vi presentiamo, riuniti (francesi o stranieri), i francobolli emessi (206) e i semplici studi di francobolli (224 ) in omaggio agli artisti presentati nel nostro sito. Il primo francobollo francese fu creato nel 1849, l'Inghilterra ci precedette di una decina d'anni. Questa piccola forma di carta dentellata viaggia ; il francobollo naviga, vola, fa sognare, allora sogniamo un poco. M.C.
Sicuramente non conosciamo tutti i francobolli creati dai diversi artisti ; non esitate a farceli conoscere !
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Note di biografia
Jean-Charles Blais é nato a Nantes nel 1956, vive e lavora a Parigi. Blais studia (1974-79) presso la Scuola di Belle Arti di Rennes. Nel 1981, partecipa all’esposizione organizzata da Bernard Lamarche-Vadel (“Finir en beauté” (Finire in bellezza) che rappresenterà l’atto di nascita del movimento della “Figuration libre”. I dipinti, le incisioni ed i disegni di Jean-Charles Blais sono oggi internazionalmente riconosciuti.
La sua prima esposizione personale risale al 1982 e le sue opere saranno successivamente esposte in Francia (Bordeaux, Parigi, etc.) ed all’estero (Roma, Amsterdam, Londra, Basilea, NewYork, etc.). All’inizio degli anni ’80, l’artista dipinge spesso sul retro delle affiches recuperate per la strada o nella metropolitana ; le sue tele sono allora popolate di personaggi dilatati fino a divenire monumentali. La pittura di Blais non nasconde né la filiazione, né la tradizione nel cui solco si inscrive. Molto velocemente, Blais cambia la sua cifra espressiva, i personaggi sono schizzati, misteriosi, delle semplici silhouettes prese di spalle, delle ombre strane e sensuali, dei visi in ombre nere, di cui non sapremo mai nulla. “Dipingo delle figure che non sono dei personaggi, ma degli oggetti,” dichiara l’artista. Jean-Charles Blais risponderà alla commessa pubblica attraverso il linguaggio dello spazio pubblico per la stazione della metropolitana “Assemblée Nationale”.
Affronta la scultura negli anni ’90 e riprende parallelamente la sua pittura sulle affiches. Blais moltiplica le sue esperienze. All’inizio del 2000 ha realizzato dei quadri numerici.
Manifestamente artisti
L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.
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Cataloghi ragionati
Cataloghi ragionati
Non réalisé à ce jour. Tutti cataloghi ragionatiTracce bibliografiche
Da leggere sull'artista :
- « Jean-Charles Blais » CAPC, Bordeaux, 1984
- « Jean-Charles Blais : Estampes, 1983-86 », Philippe Piguet, M.A.M. de Toulouse,
- « Jean-Charles Blais », Musée National d'Art Moderne, Paris, 1987
- « Jean-Charles Blais - Zeichnungen - Dessins », cat. d'expo., Ed. Galerie Buchma
- « Jean-Charles Blais, Le coup de Tanger », Xavier Girard, Ed. Yvon Lambert, 1989
- « Jean-Charles Blais. Tilimbom », Ed. Galerie Buchmann, 1989
- « Jean-Charles Blais - Affiches arrachées », Felix Buchmann, Ed. Cantz, 1990
- « Blais » Dortmunder Kunstverein, Dortmund, 1992
- « Jean-Charles Blais », AFAA, Paris, 1994
- « Jean-Charles Blais », Jean-Louis Andral, cat. d'expo., Ed. Skira Flammarion, 2013
Da leggere dell'artista :
- « Miracle », Jean-Charles Blais, Analogues, Arles, 2004
- « B. Bonello - J.-C. Blais : Correspondance », Doubles, semaine no16, Ed. Analogue, 2004
Sito web :
Aucun site internet dédié à cet artiste.Saperne un po' di più :
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La creazione di un francobollo postale é spesso un omaggio reso da una nazione a un luogo, ad un avvenimento, a un momento storico, a un personaggio che conta. I pittori e gli altri artisti non vengono meno a questa regola. Alcuni nonostante cio' rimangono « dimenticati » dall'arte postale. Vi presentiamo, riuniti (francesi o stranieri), i francobolli emessi (206) e i semplici studi di francobolli (224 ) in omaggio agli artisti presentati nel nostro sito. Il primo francobollo francese fu creato nel 1849, l'Inghilterra ci precedette di una decina d'anni. Questa piccola forma di carta dentellata viaggia ; il francobollo naviga, vola, fa sognare, allora sogniamo un poco. M.C.
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