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Francobollo di Ossip Zadkine
La creazione di un francobollo postale é spesso un omaggio reso da una nazione a un luogo, ad un avvenimento, a un momento storico, a un personaggio che conta. I pittori e gli altri artisti non vengono meno a questa regola. Alcuni nonostante cio' rimangono « dimenticati » dall'arte postale. Vi presentiamo, riuniti (francesi o stranieri), i francobolli emessi (206) e i semplici studi di francobolli (224 ) in omaggio agli artisti presentati nel nostro sito. Il primo francobollo francese fu creato nel 1849, l'Inghilterra ci precedette di una decina d'anni. Questa piccola forma di carta dentellata viaggia ; il francobollo naviga, vola, fa sognare, allora sogniamo un poco. M.C.
Sicuramente non conosciamo tutti i francobolli creati dai diversi artisti ; non esitate a farceli conoscere !
Tutti i francobolliLettera scritta a mano dell'artista
Collezione M. Champetier / Questo documento non è in vendita
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In omaggio a Ossip Zadkine
Le sculpteur Ossip Zadkine est mort le 25 novembre 1967 à Neuilly-sur-Seine, il avait 77 ans. Il repose au cimetière Montparnasse (8ème division). Naturalisé français en 1921, il fut le précurseur de l'introduction de l'art moderne dans les espaces publics. A sa mort, le sculpteur lègua à la ville de Paris ses oeuvres et ses biens pour la création d'un musée portant son nom. Le Musée Zadkine, rue d’Assas (Paris), sera inauguré en 1982 dans la maison où il vivait depuis 1928. Nous déposons sur sa tombe, en hommage respectueux, une rose.
"J’ai été dévasté physiquement et spirituellement par la guerre." - Ossip Zadkine
"Je n'identifie pas cet enfant sculpté de ma sueur, de mes tortures, de mon coeur qui a haleté lorsque mes mains, armées et clouées à un burin, n'ont pas su s'arrêter." - Ossip Zadkine
"Je n’ai jamais appartenu au cubisme, par le cœur ou par l'esprit. Je ressentais obscurément que ce monarchisme cubiste, excluant la couleur, pétrifiant désirs et tentatives juvéniles, courbait et violait la latente folie salvatrice des pensées libres." - Ossip Zadkine
"En maintenant ce qui fuit dans de multiples directions, en bâtissant une figure homogène et personnelle à partir d'essors contradictoires, Zadkine arbore tout simplement la métaphore de sa vie et de son oeuvre." - Thomas Schlesser
"Dans mes propres recherches et dans mes réalisations, j'ai toujours insisté sur les valeurs plastiques et sculpturales et aussi sur ce que j'appelle le climat poétique." - Ossip Zadkine
"Je suis le dernier Zadkine." - Claude Aveline, poète et écrivain (dont Zadkine réalisa le buste, son ultime oeuvre)
Note di biografia
Ossip Zadkine nasce a Smolensk in Russia nel 1890. All’età di 16 anni la famiglia lo manda in Inghilterra (Sunderland) per imparare “le buone maniere”. Segue dei corsi serali all’Arts School di Sunderland. E’ già attirato dalla scultura e “scappa” a Londra per apprendere i rudimenti della sua arte. Zadkine sarà allievo all’Arts and Crafts School di Londra , città dove frequenta con passione il British Museum.
Nel 1909 raggiunge Parigi e si iscrive per un certo tempo alla Scuola di Belle Arti presso l’atelier di Antoine Injalbert che però abbandona presto, l’insegnamento ufficiale non gli va decisamente a genio. Ha una passione sfrenata per Rodin. Prende un suo atelier nel 1911. L’anno seguente incontra Apollinaire, Cendrars, Archipenko, Lipchitz, Picasso, Survage. Nel 1912 scopre la scultura “negra” che gli porta delle nuove soluzioni per la sintesi dei volumi e per l’alternanza dei vuoti e dei pieni, di curve e contro-curve.
Nel 1914, come Laurens e Lipchitz si avvicina al cubismo, ma lo interpreta nel rispetto delle proprie aspirazioni. Alla dichiarazione di guerra si arruola nella Legione Straniera; verrà intossicato dai gas, finirà in ospedale per essere poi riformato. Ottiene la nazionalità francese nel 1918.
Dal 1921 al ’25 con l’aiuto di Brancusi ed Archipenko coglie il cubismo più con i sensi che con lo spirito e questa nuova sensibilità inciderà profondamente sulla sua produzione (acqueforti, acquerelli, gouache).
Sempre fedele all’incisione in diretta, sarà nella pietra che Zadkine troverà quel rigore ieratico corrispondente alle sue vere aspirazioni. La sua scultura diviene lirica, sintesi di “rigore classico” e di “libertà barocca” che gli è congeniale, unione di ordine e fantasia, di struttura e di immaginazione. A partire dal 1925 l’artista comincia ad invertire sistematicamente i fattori costituenti del volume: i rilievi sono rimpiazzati dai vuoti, le curve dalle linee diritte e viceversa, con l’effetto di mutare anche ombre e luci. L’artista libera le sue forme dalla gravità. Dopo la guerra, Zadkine preferirà subordinare questa tecnica all’espressione di sentimenti potenti o addirittura violenti.
Ad eccezione di qualche viaggio all’estero e dei 5 anni vissuti in America durante la seconda guerra mondiale, Zadkine non lascerà mai Parigi. All’Accademia della Grande Chaumière oppure nel suo atelier, Zadkine formerà parecchie generazioni d’artisti provenienti dal mondo intero.
Scultore, pittore, disegnatore, dal 1910 Ossip Zadkine partecipa a numerose esposizioni collettive in Francia ed all’estero; è del 1920 la sua prima mostra personale a Parigi. Il suo lavoro riceverà numerosi premi e riconoscimenti fra cui il Grande Premio di Scultura alla Biennale di Venezia nel 1950 o quello della Città di Parigi nel ’60.
L’artista si spegne a Parigi nel 1967.
Manifestamente artisti
L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.
Tutti i manifestiCataloghi ragionati
Cataloghi ragionati
Tracce bibliografiche
Da leggere sull'artista :
- « Ossip Zadkine », J. Cassou, Arts Council Ed. 1961
- « Zadkine », I. Jianou, Arted Ed., Paris, 1964
- « Hommage à Zadkine », Musée Rodin et MAM de Paris, 1972
- « O. Zadkine 1890-1967 : Der Bildhauer und ... », C. Lichtenstern, Ed. Gebr. Man
- « Ossip Zadkine », M. C. Danne, MAM de la ville de Paris, 1982
- « Musée Zadkine, sculptures », S. Lecombre, RMN, Paris, 1989
- « Zadkine : gouache des années 20 », M. Moustahar, A. Charron, Ed. Actes Sud, 1992
- « Bois et pierre », collectif, Ed. Actes Sud, 1992
- « Avec Zadkine. Souvenirs de notre vie », V. Prax, Ed. La Bibliothèque des arts, 2001
- « Dans l'atelier du Musée Zadkine, Trois sortilèges », P. Corillon, Ed. Paris Musées. 2009
Da leggere dell'artista :
- « Le maillet et le ciseau, souvenirs de ma vie », Albin Michel, Paris, 1968
- « Ossip Zadkine : La sculpture, toute une vie », O. Zadkine, Ed. Rouergue, 1992
Sito web :
www.ossip-zadkine.comSaperne un po' di più :
Francobollo di Ossip Zadkine
La creazione di un francobollo postale é spesso un omaggio reso da una nazione a un luogo, ad un avvenimento, a un momento storico, a un personaggio che conta. I pittori e gli altri artisti non vengono meno a questa regola. Alcuni nonostante cio' rimangono « dimenticati » dall'arte postale. Vi presentiamo, riuniti (francesi o stranieri), i francobolli emessi (206) e i semplici studi di francobolli (224 ) in omaggio agli artisti presentati nel nostro sito. Il primo francobollo francese fu creato nel 1849, l'Inghilterra ci precedette di una decina d'anni. Questa piccola forma di carta dentellata viaggia ; il francobollo naviga, vola, fa sognare, allora sogniamo un poco. M.C.
Sicuramente non conosciamo tutti i francobolli creati dai diversi artisti ; non esitate a farceli conoscere !
Tutti i francobolliLettera scritta a mano dell'artista
Collezione M. Champetier / Questo documento non è in vendita
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In omaggio a Ossip Zadkine
Le sculpteur Ossip Zadkine est mort le 25 novembre 1967 à Neuilly-sur-Seine, il avait 77 ans. Il repose au cimetière Montparnasse (8ème division). Naturalisé français en 1921, il fut le précurseur de l'introduction de l'art moderne dans les espaces publics. A sa mort, le sculpteur lègua à la ville de Paris ses oeuvres et ses biens pour la création d'un musée portant son nom. Le Musée Zadkine, rue d’Assas (Paris), sera inauguré en 1982 dans la maison où il vivait depuis 1928. Nous déposons sur sa tombe, en hommage respectueux, une rose.
"J’ai été dévasté physiquement et spirituellement par la guerre." - Ossip Zadkine
"Je n'identifie pas cet enfant sculpté de ma sueur, de mes tortures, de mon coeur qui a haleté lorsque mes mains, armées et clouées à un burin, n'ont pas su s'arrêter." - Ossip Zadkine
"Je n’ai jamais appartenu au cubisme, par le cœur ou par l'esprit. Je ressentais obscurément que ce monarchisme cubiste, excluant la couleur, pétrifiant désirs et tentatives juvéniles, courbait et violait la latente folie salvatrice des pensées libres." - Ossip Zadkine
"En maintenant ce qui fuit dans de multiples directions, en bâtissant une figure homogène et personnelle à partir d'essors contradictoires, Zadkine arbore tout simplement la métaphore de sa vie et de son oeuvre." - Thomas Schlesser
"Dans mes propres recherches et dans mes réalisations, j'ai toujours insisté sur les valeurs plastiques et sculpturales et aussi sur ce que j'appelle le climat poétique." - Ossip Zadkine
"Je suis le dernier Zadkine." - Claude Aveline, poète et écrivain (dont Zadkine réalisa le buste, son ultime oeuvre)
Movimenti dell'arte
+ CUBISMO / 1907-1925 / Robert Delaunay, Marcel Duchamp, Charles Dufresne, Jacques Lipchitz, Jean Metzinger, ecc.
+ SCUOLA DI PARIGI MONTPARNASSE / 1915-1935 / Chaïm Soutine, Jacques Lipchitz, ecc.
+ SCULTURA MODERNA / 1930-1970 / William Kenneth Armiage, Constantin Brancusi, Anthony Caro, Naum Gabo, Pablo Gargallo, Isamu Noguchi, ecc.
I movimenti dell'Arte
Vedere e scoprire
Oltre alle opere attualmente in stock, mi è sembrato utile di darli a vedere o conoscere altre opere degli artisti rappresentati nella galleria. Queste parti, oggi vendute o ritirata della vendita, sono state nello stock della galleria in un passato recente.
Questa pagina permetterà certamente ad alcuni uni fra voi di mettere un'immagine su un titolo o l'inverso, ad altri semplicemente di scoprire un po'più sull'opera di tale o tale artista, o semplicemente per il piacere degli occhi !