Lei desidera essere informato delle nuove opere dell'artista ? La preghiamo di compilare il Suo e-mail per registrarLa
Francobollo di Saul Steinberg
francobollo fittizio
La creazione di un francobollo postale é spesso un omaggio reso da una nazione a un luogo, ad un avvenimento, a un momento storico, a un personaggio che conta. I pittori e gli altri artisti non vengono meno a questa regola. Alcuni nonostante cio' rimangono « dimenticati » dall'arte postale. Vi presentiamo, riuniti (francesi o stranieri), i francobolli emessi (206) e i semplici studi di francobolli (224 ) in omaggio agli artisti presentati nel nostro sito. Il primo francobollo francese fu creato nel 1849, l'Inghilterra ci precedette di una decina d'anni. Questa piccola forma di carta dentellata viaggia ; il francobollo naviga, vola, fa sognare, allora sogniamo un poco. M.C.
Sicuramente non conosciamo tutti i francobolli creati dai diversi artisti ; non esitate a farceli conoscere !
Tutti i francobolliGuardare
In omaggio a Saul Steinberg
Début mai, on diagnostique un cancer du pancréas avancé à Saul Steinberg. Alors qu’il meurt dans la chambre à l’étage de son appartement de New York, Prudence Crowther, Aldo Buzzi, son compagnon de jeunesse et de toute une vie, Ian Frazier et la peintre Hedda Stern, un temps sa femme et qui demeura une très proche amie, veillent, tandis que d’autres amis vont et viennent à son chevet. Il s'éteint le 12 mai 1999. La tombe de l'artiste roumain, naturalisé américain, est située sur le terrain de sa maison Amagansett sur Old Stone Highway à Springs ; l'artiste repose au côté de Sigrid Spaeth, sa compagne rencontrée en 1960 et qui se suicidera en 1996. En son hommage, avec respect, cette fleur.
"Je fais une série de dessins sur la Californie. Assez difficile parce que la réalité est trop particulière, aussi difficile à dessiner que le cirque, il faut continuer à faire l’effort de ne pas tomber dans les clichés. / … / En ce moment je fais des collages... et d’une manière naturelle je redécouvre le cubisme. Ces dessins sont des blagues sur l’histoire de l’art et les conventions du dessin, les natures mortes ne représentant pas des objets mais des éléments du dessin et de la peinture combinés avec des « bulles de parole » placés sur les tables des natures mortes. Il y a un mélange de choses dites et de choses vues ou faites." - Saul Steinberg
"« View of the World from 9th Avenue » est le tableau le plus connu que j’ai fait, le plus célèbre, celui qui a été plagié et maltraité si souvent. " - Saul Steinberg
"Ce que je dessine, c'est du dessin. / … / Le dessin dérive du dessin." - Saul Steinberg
"e pense qu’il est très important que les gens s’enfuient [...] de chez eux, du grand public, de leur famille, de la culture, de la société qui les a produits [...] parce que dès que je dois apprendre quelque chose de nouveau, comme de nouvelles habitudes, de nouvelles langues, j’ai moi-même quelque chose comme une renaissance. Je me réduis au plus petit dénominateur et c’est très sain pour un artiste. Tout recommencer." - Saul Steinberg
"La vie d'un homme créatif est conduite, dirigée et contrôlée par l'ennui. Éviter l'ennui est l'un de nos principaux objectifs. C'est aussi l'un des plus difficiles, parce que l'amusement doit être toujours renouvelé et à son meilleur niveau. Nous sommes dans une sorte de spirale où le cercle le plus élevé est aussi le plus étroit..." - Saul Steinberg
"1999, l'annus mirabilis. L’année de ma mort, je suppose, calmement." - Saul Steinberg
Note di biografia
Saul Jacobson, divenuto poi Steinberg, nasce in Romania nel 1914. Nel 1933, studia per un anno filosofia presso l’università di Bucarest. Negli anni ’30, Saul Steinberg, pubblica i suoi disegni satirici nella rivista Bertoldo (Milano) ; lo spirito molto incisivo del suo lavoro è già presente.
Nel 1940, i suoi lavori appaiono sulle riviste Life e Harper Bazar. Le leggi razziali italiane contro gli ebrei lo costringono ad emigrare negli Stati Uniti. Dal 1941, comincia a pubblicare nel New Yorker. Questa collaborazione durerà una sessantina d’anni e Steinberg produrrà 90 copertine della rivista e pubblicherà più di 1200 sue opere, stimolo ed occasione per elevare il suo linguaggio grafico popolare ad un livello di vera arte.
La sua prima esposizione personale ha luogo a New York nel 1943 (Galleria Wakefield). Tre anni dopo, è tra i “Quattordici Americani” che espongono i loro lavori al Museo d’Arte Moderna di New York, accanto a Arsile Gorki, Isamu Noguchi e Robert Motherwell. Questo periodo costituisce l’inizio di un intenso susseguirsi di esposizioni in gallerie o nei musei più prestigiosi, mostre americane ed internazionali. L’artista diviene un vero e proprio ambasciatore dell’arte americana nel mondo. In Francia, Steinberg, sarà spesso presente alla Galleria Maeght (Parigi, St Paul de Vence).
Per la sua arte l’artista utilizza un ampio ventaglio di mezzi, servendosi di diverse tecniche per una semplice immagine (china, matita, carboncino, matite colorate, acquarello, olio, guazzo, collage, etc.). L’idea del travestimento è al centro della sua arte, Saul Steinberg lavorerà sulla maschera poiché, a suo avviso, ognuno di noi porta una maschera, vera o metaforica. La sua celebre copertina del New Yorker, nel 1976, dove traccia una piantina di Manhattan riferendosi ad una geografia mentale, lo porta ad essere riconosciuto come l’artista più amato dagli americani ed, in particolare dagli abitanti della grande mela.
La straordinaria immaginazione di Steinberg gli permette di esplorare i sistemi sociali e politici, le debolezze umane, la geografia, l’architettura, la lingua e, naturalmente, l’arte stessa. La sua arte è talvolta tinta di affetto, spesso ironica, ma sempre caratterizzata di una padronanza del mezzo espressivo da virtuoso. Inventore di una scrittura che prende valore di disegno, vera e propria calligrafia personale, Steinberg fabbrica dei “documenti”, diplomi, passaporti ed altri certificati, che gli hanno aperto tutte le porte dell’arte.
Saul Steinberg si spegne nel 1999.
Manifestamente artisti
L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.
Tutti i manifestiCataloghi ragionati
Cataloghi ragionati
Non réalisé à ce jour. Tutti cataloghi ragionatiTracce bibliografiche
Da leggere sull'artista :
- « Steinberg », DLM, n° 192, Jacques Dupin, Ed. Galerie Maeght, Juin. 1971
- « Steinberg », DLM, n° 205, H. Damisch, Ed. Galerie Maeght, Sept. 1973
- « S. : Drawing into Being », A. Glimcher & B. Rose, Ed PaceWildenstein, NY, 1999
- « Reflections and shadows », Aldo Buzzi, Ed. Random House, 2002
- « Steinberg at The New Yorker », Joel Smith, Ed. Harry N. Abrams, NY, 2005
- « Saul Steinberg: L’Écriture visuelle », Ed. Musée Tomi Ungerer, Strasbourg 2009
- « Descent from Paradise : S. Steinberg’s Italian Years, 1933-1941 », M. T. Lalli, 2011
- « Saul Steinberg: A Biography », Deirdre Bair, Ed. Nan A. Talese, 2012
- « S. S., 100th Anniv. Exhibition », J. Smith, Ed.The Pace Gallery and Pace/MacGill, 2014
- « Along the lines, Saul Steinberg », Chris Ware, Ed. Art Institute of Chicago, 2017
Da leggere dell'artista :
- « Lettere a Aldo Buzzi, 1945-1999 », Ed. Adelphi, Milan, 2002
- « Saul Steinberg : Outsider Extraordinaire », video, J. Brodie, Nat. Gallery of Art, 2018
Sito web :
http://www.saulsteinbergfoundation.orgSaperne un po' di più :
Francobollo di Saul Steinberg
La creazione di un francobollo postale é spesso un omaggio reso da una nazione a un luogo, ad un avvenimento, a un momento storico, a un personaggio che conta. I pittori e gli altri artisti non vengono meno a questa regola. Alcuni nonostante cio' rimangono « dimenticati » dall'arte postale. Vi presentiamo, riuniti (francesi o stranieri), i francobolli emessi (206) e i semplici studi di francobolli (224 ) in omaggio agli artisti presentati nel nostro sito. Il primo francobollo francese fu creato nel 1849, l'Inghilterra ci precedette di una decina d'anni. Questa piccola forma di carta dentellata viaggia ; il francobollo naviga, vola, fa sognare, allora sogniamo un poco. M.C.
Sicuramente non conosciamo tutti i francobolli creati dai diversi artisti ; non esitate a farceli conoscere !
Tutti i francobolliGuardare
In omaggio a Saul Steinberg
Début mai, on diagnostique un cancer du pancréas avancé à Saul Steinberg. Alors qu’il meurt dans la chambre à l’étage de son appartement de New York, Prudence Crowther, Aldo Buzzi, son compagnon de jeunesse et de toute une vie, Ian Frazier et la peintre Hedda Stern, un temps sa femme et qui demeura une très proche amie, veillent, tandis que d’autres amis vont et viennent à son chevet. Il s'éteint le 12 mai 1999. La tombe de l'artiste roumain, naturalisé américain, est située sur le terrain de sa maison Amagansett sur Old Stone Highway à Springs ; l'artiste repose au côté de Sigrid Spaeth, sa compagne rencontrée en 1960 et qui se suicidera en 1996. En son hommage, avec respect, cette fleur.
"Je fais une série de dessins sur la Californie. Assez difficile parce que la réalité est trop particulière, aussi difficile à dessiner que le cirque, il faut continuer à faire l’effort de ne pas tomber dans les clichés. / … / En ce moment je fais des collages... et d’une manière naturelle je redécouvre le cubisme. Ces dessins sont des blagues sur l’histoire de l’art et les conventions du dessin, les natures mortes ne représentant pas des objets mais des éléments du dessin et de la peinture combinés avec des « bulles de parole » placés sur les tables des natures mortes. Il y a un mélange de choses dites et de choses vues ou faites." - Saul Steinberg
"« View of the World from 9th Avenue » est le tableau le plus connu que j’ai fait, le plus célèbre, celui qui a été plagié et maltraité si souvent. " - Saul Steinberg
"Ce que je dessine, c'est du dessin. / … / Le dessin dérive du dessin." - Saul Steinberg
"e pense qu’il est très important que les gens s’enfuient [...] de chez eux, du grand public, de leur famille, de la culture, de la société qui les a produits [...] parce que dès que je dois apprendre quelque chose de nouveau, comme de nouvelles habitudes, de nouvelles langues, j’ai moi-même quelque chose comme une renaissance. Je me réduis au plus petit dénominateur et c’est très sain pour un artiste. Tout recommencer." - Saul Steinberg
"La vie d'un homme créatif est conduite, dirigée et contrôlée par l'ennui. Éviter l'ennui est l'un de nos principaux objectifs. C'est aussi l'un des plus difficiles, parce que l'amusement doit être toujours renouvelé et à son meilleur niveau. Nous sommes dans une sorte de spirale où le cercle le plus élevé est aussi le plus étroit..." - Saul Steinberg
"1999, l'annus mirabilis. L’année de ma mort, je suppose, calmement." - Saul Steinberg
Vedere e scoprire
Oltre alle opere attualmente in stock, mi è sembrato utile di darli a vedere o conoscere altre opere degli artisti rappresentati nella galleria. Queste parti, oggi vendute o ritirata della vendita, sono state nello stock della galleria in un passato recente.
Questa pagina permetterà certamente ad alcuni uni fra voi di mettere un'immagine su un titolo o l'inverso, ad altri semplicemente di scoprire un po'più sull'opera di tale o tale artista, o semplicemente per il piacere degli occhi !