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Jasper Johns, pittore e disegnatore, nasce nel 1930 ad Augusta (Georgia) negli Stati Uniti. Studierà un anno all'Università della Carolina del sud prima di raggiungere New-York, su consiglio dei suoi professori. Qui incontra Robert Rauschenberg, Merce Cunningham e John Cage, con i quali lavora ed esplora la scena dell'arte contemporanea. Johns e Rauschenberg diventeranno...
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Biographie de Jasper Johns
Jasper Johns, pittore e disegnatore, nasce nel 1930 ad Augusta (Georgia) negli Stati Uniti. Studierà un anno all'Università della Carolina del sud prima di raggiungere New-York, su consiglio dei suoi professori. Qui incontra Robert Rauschenberg, Merce Cunningham e John Cage, con i quali lavora ed esplora la scena dell'arte contemporanea. Johns e Rauschenberg diventeranno molto intimi, lavorando a stretto contatto di gomito nello stesso atelier e facendo alcune volte perfino delle cose insieme. In questo periodo Jasper Johns, affascinato da Marcel Duchamp, arriva a distruggere la quasi-totalità della sua opera e sceglie di fare dei "ready-made". Questa svolta artistica sfocerà nelle prime bandiere americane, i bersagli, gli alfabeti, i numeri e l'artista si oppone all'espressionismo astratto dominante in quel periodo. La sua prima Personale nel 1958 da Leo Castelli ( che inaugura la sua galleria), è un vero successo. A partire dal 1959, i colori primari blu, giallo e rosso diventano i più importanti nella sua opera. Durante questo stesso periodo i suoi rapporti con Rauschenberg si deteriorano. Nel corso degli anni 60, il suo lavoro porterà principalmente sull'integrazione di oggetti nella sua pittura e sulla creazione delle sue prime sculture. In parallelo all'opera dipinta, Jasper Johns ha creato un'importante lavoro grafico. Considerato spesso artista della pop-art, Jasper Johns, come Rauschenberg, viene riconosciuto come appartenente al neo-dadaïsmo.
Vedere e scoprire
Le opere presentate qui non sono alla vendita.
Cataloghi ragionati
Cataloghi ragionati
* « Prints 1948-1970 », E.A. Foster, Ed. The Minneapolis Institute of Arts, 1970* « L'oeuvre gravé », Riva Castleman, Ed. Schirmer Mosel, 1986
Tracce bibliografiche
Da leggere sull'artista o dell'artista :
* « Rauschenberg photographe », Centre Georges Pompidou, Ed. Herscher, Paris, 1981* « Robert Rauschenberg », Fondation Maeght, Maeght Ed., Paris, 2000
* « Encounters with Rauschenberg », Leo Steinberg, University of Chicago Press, 2000
* « The posters », Marc Gundel, Ed. Prestel, 2001
* « Robert Rauschenberg », W. Joseph Branden, October Files, n°4, The MIT Press, Cambridge (USA), 2002
* « Robert Rauschenberg : Œuvres, écrits, entretiens », Sam Hunter, Ed. Hazan, Paris, 2006
* « Robert Rauschenberg : La rumeur du monde », Daniel Klébaner, coll. « Polychrome », Ed. Ides et Calendes, Neuchâtel, 2007
Sito web :
http://www.rauschenbergfoundation.org/Saperne un po' di più :
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Francobollo :
Movimenti dell'arte
- + POP ART / 1955-1970 / Pauline Boty, Sigmar Polke, Romero Britto, Tom Wesselmann, ecc.
- + NEO-DADAÏSMO / 1950-1960 / General Idea, Nam June Paik, ecc.
- + ESPRESSIONISMO ASTRATTO / 1942-1957 / Archile Gorky, Mark Rothko, Clifford Still, Adolph Gottlieb, Franz Kline, Ad Reinhardt, Philip Guston, Kenneth Noland, ecc.
Valutazione - Mediazione
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Manifestamente artisti
L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.
Tutti i manifesti