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Un' occhiatina

Michel Carlin

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Michel Carlin

Corpi

Vedere le opere
Dal 01/03/2007al 05/07/2007
Qualche anno fa abbiamo visto alcune opere su carta di Michel Carlin. I sui corpi accennati, le sue memorie di frammenti di corpi, sono rimasti impressi nei nostri occhi. Corpo del ricordo. Abbiamo sentito forte il desiderio d’incontrare al contempo il pittore e l’uomo. Michel Carlin vive e lavora a Callas, nel Var. Uomo generoso, lo troviamo al lavoro – lo è sempre-, la ricerca costantemente perfezionata, la pittura, ma anche la scultura, la ceramica, la stampa. Ci mostra il suo atelier, un atelier di pittore come lo si può immaginare, straripante di tele, di tubi di pittura, di cavalletti,….d’immaginazione. Michel Carlin ci racconta alcuni aneddoti curiosi dei suoi inizi: le Belle-Arti, l’Académie de la Grande Chaumière, Fernand Léger che lo “corregge” (in tutti i sensi!), i sui incontri con Picasso, Prévert, Jean Villeri, André Villers e molti altri, Vallauris, gli otto anni passati in Isère negli ateliers di Moly-Sabata, fondata da Albert Gleizes. Carlin racconta di avere scoperto -nel suo inconscio- che la pittura si è imposta a lui già all’età di otto anni; nel 1943, il bambino si trova sotto i bombardamenti di Chambery (Savoia) –dove è nato- e vede dei cadaveri terribilmente mutilati in un paesaggio apocalittico. Questi morti, questi corpi, rimarranno per sempre, imponendo la loro presenza, parlandoci della vita. La sua carriera artistica è costellata di numerose esposizioni, collettive e personali. Michel Carlin sta preparando attualmente due importanti esposizioni a Bourges (al Chateau d’eau e alla Galleria Entre-Temps). La maggior parte dei lavori che vi mostriamo in questa rubrica sono ispirati a “Susanna e i vecchioni” di Tintoretto (dipinto ispirato al Vecchio Testamento). Uomo dall’occhio vivo, conviviale e profondo, al contempo estremamente gentile e giovane, uomo d’atelier che non si è curato della sua promozione, siamo felici di far scoprire questo artista a coloro che non lo conoscono ancora!


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