L'artista, che resta senza una definizione artistica precisa e fuori moda, ha creato una sua propria scrittura, tra il classico ed il contemporaneo. I fondamenti della sua pratica artistica sono i chiaro-scuri (tecnica messa a punto durante il Rinascimento), il lavoro sull'ombra e la luce; lo smalto (tecnica che permette d'ottenere trasparenza e profondità), una via parallela e coerente, viene scoperta da lei all'inizio degli anni 2000. Gli smalti di Tanagra, sobri e di grande profondità, sono di notevole intensità; i suoi bianchi e i gialli pallidi s'impongono progressivamente tra i neri ed i colori bruniti, creando una dimensione che oscilla tra passato e futuro, tra reale ed irreale.
Tanagra realizzerà due opere in collaborazione con il poeta Pascal Payen Appellenzeller ( « Dans les sables des sommeil », Edizioni Tipaza, Cannes, 1998 e « Les ombres nous envahissent », Edizioni Le Dormeur du Val, 2001).
Tanagra ama i gatti, la sua vita è solitaria (Ha l'abitudine di dire che ha sposato la pittura); vive e lavora a Vallauris (Alpi-Marittime). L'artista fa parte dell' ”Atelier 49” che organizza avvenimenti d'arte contemporanea, dalle arti plastiche, alla musica, alla poesia all'edizione.
“Santuario del chiaro-scuro. Teatro della speranza e della disperazione, scrittura delle pulsioni e di una memoria che intreccia la sua tela sul filo delle tenebre”, scrive ancora Tanagra.